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APRIRE UN RISTORANTE ALL’ESTERO

laowai

Quante volte hai pensato che l’idea di aprire un ristorante all’estero sia vincente? A mio avviso questo pensiero ha sfiorato la tua mente almeno una volta, e sai perché?

Perché noi italiani amiamo e siamo cultori della cucina; ci è riconosciuta la capacità di relazione, e questo è importante per gestire la clientela; abbiamo inventiva, ed è un requisito fondamentale per rendere un ristorante unico e diverso dagli altri; ma soprattutto, i ristoranti aperti dagli italiani nel mondo, hanno sempre (o quasi) avuto molta fortuna, e ne sono un esempio i ristoranti storici presenti in molte città europee e non.

Insomma, abbiamo la cultura del buon cibo, e sicuramente questo talento, all’estero è molto apprezzato.

Infatti, aprire un ristorante all’estero può essere un’avventura davvero eccitante, ma attento, perché devi riuscire a pianificare tutto correttamente.

Ci sono molte cose da tenere a mente: le leggi locali, le licenze e i permessi da richiedere, i regolamenti e tutti gli ostacoli burocratici che dovrai risolvere senza errori e in breve tempo.

È esattamente per questo motivo che in questo lungo post ti parlerò di due cose:

  • I vari aspetti da considerare per aprire un ristorante all’estero
  • Una interessante opportunità che ti permetterà di aprire un TUO ristorante Italiano all’estero affiancandoti ad un brand già di successo, che ha già risolto molte delle problematiche alle quali ci si troverà di fronte

Perché l’estero non è l’Italia.

Da tenere bene a mente.

Ci vuole molto più di una grande idea per aprire un ristorante affermato, soprattutto se hai deciso di farlo all’estero: ci vuole tempo, conoscenza, ambizione, ma soprattutto metodo e programmazione.

È per questo motivo che molte volte, aprire un proprio ristorante legandosi ad un brand già esistente ed affermato, ha il vantaggio di farti realizzare il tuo sogno ed essere seguito e sostenuto in molti aspetti che diversamente dovresti gestire completamente da solo.

I 4 punti cardine di un ristorante sono:

  • Prodotto
  • Marketing
  • Gestione
  • Servizio

Ignorare uno solo di questi aspetti può essere la causa dell’insuccesso di un locale.

Fatta questa premessa, partiamo subito in modo concreto. Non dimenticare di prendere il tuo quaderno preferito in modo da segnarti le cose più importanti.

In primis per aprire un ristorante devi essere qualificato, quindi dovresti avere:

·         Una qualifica o un diploma di Istituto Alberghiero;

·         Una qualifica ottenuta frequentando un corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande). Si tratta di uno specifico corso formativo, al termine del quale sei abilitato a intraprendere un lavoro nel settore della ristorazione.

COSTI INIZIALI PER APRIRE UN RISTORANTE

Aprire un ristorante di successo non è facile, devi avere un budget iniziale e saperlo suddividere per i costi iniziali.

Ecco i costi che devi considerare per l’apertura di un ristorante medio/piccolo:

·         Apertura della partita IVA e gestione contabile del commercialista

·         Affitto del locale

·         Arredamento, elettrodomestici e attrezzature

·         Materie prime iniziali

·         Staff

I 3 requisiti fondamentali per aprire un ristorante italiano all’estero

·         Se volete partire con il piede giusto è importante puntare sui residenti e sui turisti!

·         Siate i più tradizionali possibili. Oltre al cibo, anche il design e lo staff devono descrivere al meglio il Bel Paese!

·         Scegliete bene il posto dove investire, la location ha un ruolo fondamentale. Investite in zone dove di italiani ce ne sono pochi, ma perlopiù ci son turisti, complicato ma non impossibile!

Una volta individuato il Paese dove investire, bisogna trovare un’idea nuova che sappia catturare l’interesse del cliente. Quali sono i paesi dove vale la pena investire? Ecco una carrellata di posti magnifici dove poter aprire un ristorante italiano.

APRIRE UN RISTORANTE ALL’ESTERO

I motivi principali per aprire un ristorante in Germania

La Germania può essere un ottimo paese dove poter investire in ristorazione. I tedeschi amano la cucina italiana in primis, ma sicuramente potrebbero andare benissimo street food e pizzerie. Bisogna scegliere con cura la città dove investire tempo e denaro, ma state sicuri che la maggior parte son ricche e propense all’affermazione della cultura italiana, nonché della cucina.

Aprire un ristorante a Barcellona

Gli elementi che vi permetteranno di spopolare a Barcellona sono: la creatività e l’innovazione. Insieme al fattore tecnologico, uno dei motivi principali per cui gli imprenditori scelgono la Spagna sta nelle agevolazioni delle tassazioni: l’aliquota Ires prevista per le nuove aziende è del 15%.
In Italia, per avviare un’impresa bisogna prima inoltrarsi in una lunga esperienza burocratica e tassativa. Insomma, la differenza tra il nostro paese e la Spagna sta nel costo del lavoro: in Italia, per un dipendente la spesa prevista ammonta circa il 70% dei profitti, mentre in Spagna la tassazione cala drasticamente assestandosi al 30%.

Aprire un ristorante in Portogallo

Il Portogallo oltre ad essere un posto bellissimo dove vivere e mangiare, può essere uno dei paesi migliori per aprire un ristorante. esiste un programma di esenzione con residenza permanente con un minimo di 183 giorni per gli stranieri e agevolazioni per persone fisiche e società che hanno intenzione di trasferire la propria residenza fiscale in questo paese.

Non bisogna quindi considerare il Portogallo un paradiso fiscale ma un luogo dove si paga quasi il 50% in meno di tasse in confronto Italia. Il programma, chiamato “Non Habitual Residence Program” (N.H.R.P.), permette di ottenere l’esenzione fiscale per 10 anni.

Invece, con il permesso di soggiorno per investimenti, è possibile ottenere dal governo il rinnovo della Golden Visa a tutti coloro che intendono investire in Portogallo.

Tale misura è rivolta a cittadini non facenti parte dell’unione europea per consentire loro la realizzazione di imprese e attività nel paese.

Per poterla ottenere è necessario aver aperto un’impresa individuale o di società in Portogallo da almeno 5 anni. Il permesso di soggiorno per investitori è rinnovabile per ulteriori 3 anni nel caso di mantenimento dell’investimento o donazione a seguito del rilascio di un nuovo Nulla Osta da parte del Comitato IV4I.

Aprire un ristorante alle Canarie o a New York?

Vivere a New York è il sogno di molti, volare alle Canarie anche. Avete mai pensato di aprire un’attività in questi due posti strepitosi? Vi indichiamo perché dovreste sceglierli.

Le Canarie sono un vero paradiso per le agevolazioni fiscali. Questo per via del REF (Regime Economico e Fiscale), che prevede una serie di incentivi e deduzioni fiscali volti alla creazione e allo sviluppo di attività d’impresa nel territorio canario.

Ci sono, però, alcuni requisiti per rientrarvi. I principali sono:

  • Azienda di nuova creazione con sede legale alle Canarie;

  • Amministratore legalmente residente alle Canarie;

  • Investire entro due anni 100.000€ (50.000 Lanzarote, La Palma, Fuerteventura, La Gomera, El Hierro);

  • Assumere entro sei mesi 5 persone (3 a Lanzarote, La Palma, Fuerteventura, La Gomera, El Hierro);

  • L’attività deve rientrare in determinate categorie

In ogni caso, importare merce – dall’Italia, ma non solo – potrebbe essere un’ottima idea. Le Canarie rendono molto facile l’importazione grazie alla lunga esperienza in materia di commercio internazionale e logistica che questo territorio offre; grazie anche alla presenza di due Zone Franche e di un Regime Fiscale particolarmente appetibile, alla loro posizione geografica, e alla presenza di diversi porti ed aeroporti.

Per non parlare del clima super favorevole e della presenza di turisti italiani in qualsiasi periodo dell’anno!

Se invece il tuo sogno è andare e a vivere e lavorare nella Grande Mela, ecco dei consigli utili per te. Per poter vivere e lavorare negli Stati Uniti d’America è necessario un visto. Quello più richiesto è il visto Business, il quale dura per un arco di tempo che va dai 6 mesi fino ad un anno. Esiste anche il Visto Investitore (E2) il quale viene concesso se si dimostra di avere sufficiente liquidità, un curriculum vitae importante ed un piano business che attestino la comprovata esperienza nel campo della ristorazione. Una volta ricevuti i precedenti documenti, il proprio ristorante deve essere approvato come idoneo dalla Community Board, una specie di società composta da cittadini volontari che si occupa di mantenere il decoro e i buoni rapporti tra i vari ristoranti della zona.

Una nuova tendenza che sta spopolando a New York è quella di aprire un micro ristorante. Pochi metri quadri che bastano a soddisfare il palato dei cittadini!.

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