NEGLI STATI UNITI HANNO CONQUISTATO ANCHE DONALD TRUMP MA DA NOI SI POSSONO GUSTARE SOLO IN POCHI POSTI. ECCO LA STORIA DELLE FETTUCCINE ALL’ALFREDO
Centodieci anni e non sentirli. Le fettuccine all’Alfredo, piatto più famoso negli States che dalle nostre parti, raggiunge un traguardo non da poco. E quando una ricetta spegne così tante candeline vuol dire solo una cosa: è ben riuscita. Gli americani hanno dedicato a queste fettuccine condite con burro e parmigiano addirittura una giornata: il 7 Febbraio. E da noi? per non essere da meno nientepopodimeno che un festival. La storia di questo piatto ha inizio tra le vie di Roma, all’inizio del secolo scorso.
FETTUCCINE ALL’ALFREDO – LE ORIGINI
A raccontarci l’origine del piatto è Ines Di Lelio, nipote di nonno Alfredo, l’inventore di questa ricetta. “Era il 1908 quando mio nonno aprì un piccolo ristorante a piazza Rosa (piazza al centro di Roma scomparsa quando è sorta la Galleria Colonna n.d.r.), l’idea delle fettuccine condite con burro e parmigiano nacque in modo del tutto casuale: mia nonna partorì e per farle riprendere le forze nonno Alfredo creò questo piatto super energico”.
Una ricetta semplice, ma apprezzata a tal punto da diventare il piatto più richiesto dai clienti. Come ogni “invenzione” di successo anche le Fettuccine all’ Alfredo entrarono in una diatriba da antologia. Perchè, ancora oggi, a contendersi i suoi natali sono due locali. Da una parte c’è il ristorante “Alfredo alla Scrofa“, in via della Scrofa, che lo chef aprì nel 1914 e che nel 1943 fu costretto a vendere ai suoi camerieri a causa di problemi economici causati dal conflitto. Dopo la guerra Alfredo aprì “Il vero Alfredo” in piazza Augusto Imperatore, dove oggi lavorano la nipote Ines e le sue figlie.
FETTUCCINE ALL’ALFREDO – ANCHE TRUMP LE ADORA
Negli Stati Uniti le fettuccine all’Alfredo spopolano, tanto da essere apprezzate dal Presidente Trump. Da noi invece non godono della stessa fama. Il perché di questo grande successo Oltreoceano ce lo spiega Lara Gilmore, moglie dello chef stellato Massimo Bottura, e che conosce bene gusti e mode degli americani: “Questa ricetta è considerata una specialità elegante e raffinata della cucina italiana, equivalente chic dello spaghetto al pomodoro. Per le famiglie italo-americane è un piatto speciale per i pranzi delle feste e non un piatto comune perché richiede abilità in cucina“. Del resto gli americani sono anche convinti che da noi gli spaghetti vengano serviti con le polpette. Lasciamoglielo credere.
FETTUCCINE ALL’ALFREDO – IL FESTIVAL DORATO
Ma c’è dell’altro. La fortuna delle fettuccine all’Alfredo è legata anche a due stelle. Non Michelin, ma di Hollywood. Douglas Fairbanks e Mary Pickford, due famosi attori americani del cinema muto, negli anni ’20 vennero in viaggio di nozze a Roma. Nel loro girovagare per le vie della Capitale si imbattono nel ristorante di Alfredo Di Lelio e restano incantati dalla sua accoglienza, oltre che dalla sua cucina.
Prima di far ritorno a casa, i due attori gli fecero dono di una forchetta e un cucchiaio in oro massiccio con incisa una dedica: to Alfredo the King of the noodles. Le posate dorate sono diventate così il simbolo di questo piatto, che ogni anno viene celebrato con un festival. Anzi due, uno per ciascuno dei locali che gelosamente si fanno custodi della ricetta.
Ma qual è la particolarità di questo piatto? Pur essendo una ricetta semplice, fettuccine, burro e parmigiano, è proprio la combinazione degli ingredienti a renderla speciale. Si prepara versando nel piatto il burro, poi la pasta, che viene mantecata direttamente al tavolo, con il parmigiano e ancora burro (motivo per cui sono conosciute anche come fettuccine “al doppio burro”). Un piatto da provare. Dove, decidetelo voi.
Ps: noi di Chefconsulenza abbiamo assaggiato quelle del ristorante “Il Vero Alfredo”, in piazza Augusto Imperatore. Ed erano ottime.