Lavorava in nero e prendeva il reddito di cittadinanza: denunciati “furbetto” e titolare della struttura. L’Inps, intanto, ha diffuso i nuovi dati sul sussidio: importo medio di 526 euro
Arriva da Palermo l’ennesimo caso di un “furbetto” del reddito di cittadinanza. I carabinieri hanno infatti scoperto e denunciato un uomo di 59 anni e il suo datore di lavoro: il dipendente lavorava in nero, così da percepire il sussidio contro la povertà.
I carabinieri insieme agli agenti della Polizia municipale hanno sorpreso l’uomo, che aveva già intascato mille euro per i mesi di maggio e giugno, a lavoro, in nero, in un b&b nella borgata marinara di Mondello. Nella struttura, gestita da un 59enne, svolgeva le mansioni di cameriere. Il titolare del b&b è stato denunciato e gli è stata notificata la sospensione dell’attività imprenditoriale.
Dagli accertamenti, inoltre, è emerso che la struttura ricettiva era priva di autorizzazioni, sono scattati così i sigilli e sanzioni amministrative per un totale di 1.732 euro per l’assenza della Scia e omesso versamento dell’imposta di soggiorno. Sequestrata anche la carta acquisti per il reddito di cittadinanza del cameriere che, in due mesi, aveva già percepito mille euro dallo Stato.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri della compagnia San Lorenzo e della stazione di Partanna Mondello con il coinvolgimento della polizia municipale. Sempre nel palermitano, lo scorso giugno, un trentenne beneficiario del sussidio è stato pizzicato mentre lavorava in un condominio di via dell’Arsenale per l’impresa di pulizie della sorella.
Fonte Today