Avvisi (necessari) e consigli (non richiesti) al ministro dell’Interno Salvini.
1. Da ministro, lei si accinge a giurare sulla Costituzione: tutta, compresa la XII disposizione finale (non transitoria) che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. Da Ministro dell’Interno si potrebbe trovare a dover applicare la Legge Scelba e la Legge Anselmi, il cui combinato disposto impone la sospensione e lo scioglimento delle formazioni neofasciste. Sono certo che, avendo giurato, applicherà queste norme con disciplina e onore. No?
2. Da ministro si troverà ad applicare la Legge Mancino che vieta l’incitazione alla violenza per motivi razziali. È una legge che lei conosce bene, perché da semplice leader politico l’ha sfidata più volte, come quando ha difeso il sequestro per futili motivi delle “Rom frugatrici” di Follonica o come quando ha invocato la ruspa (quella con cui si spostano i rifiuti nelle discariche) nei confronti dei cittadini di etnia Rom. Che peraltro sono una minoranza etnica e come tale sono tutelati dalla Costituzione e da numerose Convenzioni internazionali.
3. Armare gli italiani perché si difendano da soli in casa (legittima difesa domiciliare) da eventuali furti e rapine non ci renderà più sicuri. I paesi dove è più facile comprare e detenere armi, sono quelli dove si verificano più fatti violenti (sparatorie, omicidi, suicidi). Rifletta anche sul numero spaventoso di femminicidi che si consumano quasi ogni giorno in Italia: pensa che avere una pistola in casa contrasti o piuttosto agevoli tale drammatico fenomeno?
4. Il precedente governo ha introdotto l’apartheid giudiziaria, privando una sola categoria di persone (i migranti che chiedono protezione internazionale) di un grado di giudizio, l’appello. Siccome ci sorge il sospetto che lei non vorrà essere da meno, sappia che se per esempio volesse introdurre per legge criteri discriminatori per l’accesso alle case popolari o agli asili nido per i cittadini di origine straniera, tale obbrobrio civile e politico sarebbe spazzato via dalla Corte Costituzionale: che con sentenza 107/2018ha appena cancellato la Legge regionale del Veneto che discriminava i bambini. L’effetto spot, da Ministro, durerebbe assai poco e non gioverebbe alla sua popolarità essere smentito dalla massima magistratura costituzionale a ogni furbizia tentata o consumata.
5. Ora che è ministro dell’Interno le toccherà rinunciare a uno dei suoi sport preferiti: mettere i poveri contro i più poveri, i penultimi contro gli ultimi, gli italiani contro gli stranieri. Avendo la delega all’ordine pubblico, le toccherebbe mandare la polizia a sedare conflitti che lei stesso ha provocato. E non sarebbe edificante per un ministro della Repubblica.
6. Impari a memoria almeno gli articoli 2 e 3 della Costituzione: le eviterà di scrivere norme o prendere decisioni liberticide, discriminatorie o contrarie ai diritti inviolabili della persona umana.
7. Quando le capiterà di stringere la mano all’amico Putin in un’occasione ufficiale si ricordi i numerosi giornalisti uccisi da mano ignota: Anna Politkovskaja, per esempio, che lo Zar definì “terrorista di stato, estremamente insignificante per la vita politica del Paese”.
8. Non ostacoli il diritto di cittadinanza dei nuovi italiani: nel 2017 sono stati 224.000 e di questi un terzo ha meno di 15 anni. È il più potente investimento a costo zero in sicurezza (nel senso più pieno del termine) che si possa fare in una società che è già multiculturale da tempo.
9. Quando dirà per l’ennesima volta che bisogna cambiare registro in materia di immigrazione, stavolta col vestito da ministro, si ricordi che è tuttora in vigore la Legge Bossi-Fini, quella che ha generato a tavolino i 500.000 irregolari che lei promette (senza poterlo mantenere) di espellere.
10. Buon lavoro, ministro, che non avrà mai la mia stima: so che ce la metterà tutta per superare a destra il suo predecessore Minniti, ma sappia che sarà impresa ardua,io farò di tutto per denunciare lo STATO di minaccia e i comportamenti illeciti e illegittimi, da un ministro dell interno che non riconosce i giudici e la giustizia italiana( io ho 3 ipotesi: grave forma di malattia mentale,anarchia poiché non riconosce le nostre leggi,forma di dittatura un tizio con la divisa e populista viola diritto italiano e internazionale)
Ringrazio lo CHEF RUBIO che ha le palle di combattere tramite i Social che non sta a grattarsi le padelle come fanno tutti